Biglietto per il Jeju Bonte Museum
- La parola "bonte" significa "forma originale" e, come suggerisce il nome del museo, il Bonte Museum è stato fondato per perseguire l'originale bellezza dell'umanità. Il museo si trova a Jeju, un luogo che conserva ancora la sua bellezza originale.
- Sono esposte mostre speciali su vari temi tra cui natura e architettura, tradizione e presente, e il mondo e la Corea.
- Il Bonte Museum si trova in un famoso edificio progettato dall’architetto Tadao Ando, di fama mondiale, vincitore del Pritzker Architecture Prize del 1995, noto anche come il premio Nobel per l’architettura. Il museo è considerato uno dei suoi capolavori.
- Gli elementi architettonici incorporano luce e acqua, che si fondono naturalmente con la struttura in cemento a vista che ricorda il marmo.
Cosa aspettarsi
Mostra Inaugurale del Bonte Museum: Alla Ricerca della Bellezza
La parola ‘bonte’ denota forma intrinseca e, fedele al suo nome, il Bonte Museum è stato fondato nel 2012 sull'Isola di Jeju, nota per il suo superbo scenario naturale, per esplorare la bellezza innata dell'umanità. Il museo indaga il valore futuro dell'artigianato tradizionale coreano attraverso la sua vasta collezione, comunica con i contemporanei e cerca di condividere la bellezza della cultura tradizionale coreana con la comunità internazionale. La mostra che commemora l'apertura del museo presenterà oggetti di artigianato tradizionale coreano e opere d'arte che il fondatore ha collezionato negli ultimi 30 anni, tra cui tavolini portatili (soban), teli da imballaggio (bojagi), mobili in legno, ricami, ornamenti personali e terracotta.
















Buono a sapersi
L'architetto Ando Tadao
Il Bonte Museum è stato progettato dall'architetto di fama mondiale Ando Tadao, vincitore del Pritzker Architecture Prize (1995), spesso definito il premio Nobel dell'architettura. La sua intenzione nel progettare il museo era di incarnare "tradizione e modernità che si conformano all'ambiente naturale dell'isola di Jeju". Ando inserisce i tradizionali manufatti coreani, che racchiudono il respiro della natura e i colori caldi, all'interno delle sue tipiche pareti di cemento, creando un'atmosfera da edificio in legno semplice e sobrio. Le linee raffinate della sua architettura e le pareti tradizionali collegano delicatamente gli spazi tradizionali e moderni.
galleria 1 La galleria 1 espone manufatti tradizionali coreani. Il primo e il secondo piano sono collegati senza soluzione di continuità per consentire ai visitatori di visitare ogni stanza senza dover passare attraverso corridoi. Questo spazio semplice e umano mette in mostra manufatti tradizionali coreani come molti tipi diversi di tavolini da pranzo portatili, mobili in legno e tessuti da imballaggio che mostrano sia sfarzosità che semplicità, sia classicità che anticonvenzionalità.
galleria 2 La galleria 2 espone opere d’arte contemporanea. Questo spazio aperto con grondaie profonde e soffitto alto è collegato alla sala espositiva principale. All’interno si trovano opere d’arte contemporanea di Salvador Dali, Yves Klein, Fernand Léger e altri. C’è anche la Meditation Room di Ando Tadao. Attraverso le vetrate, si apre una scena mozzafiato sul mare dell’isola di Jeju con il Monte Sanbang, la Vetta Moseulbong, l’Isola Hyeongje e l’Isola Marado.
galleria 3 La galleria 3 è dedicata all’esposizione permanente delle opere di Yayoi Kusama, Pumpkin e Infinity Mirrored Room - Gleaming Lights of the Souls.
galleria 4 La galleria 4 presenta la mostra speciale, Carriage to Heaven - the Aesthetic of Flower Sangyeo and Kkokdu. I visitatori potranno ammirare il sangyeo, una tradizionale bara funebre, che è stata conservata in uno stato quasi perfetto insieme al kkokdu, che sono sculture che decorano il sangyeo.
Giardino delle Sculture I visitatori possono fare una passeggiata nello spazioso Giardino delle Sculture. Presenta Gitane di Rotraut Klein-Moquay, una figura danzante che esprime l’armonia tra uomo e natura, e Children’s Soul di Jaume Plensa, accessibile ai visitatori, che permette loro di scattare foto all’interno o di attraversarla.
Posizione





